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E il disco è talmente fedele nelle sonorità che si sarebbe potuto tranquillamente produrre nel 1982: la meccanicità dei ritmi è affidata ad un'asettica drum-machine, il synth ha un ruolo corredativo molto importante, il basso è squadrato ed ossessivo, chitarra e voce minimali conducono le freddissime composizioni con fare perverso. Immerso in un marasma galattico perenne, Soft moon ricorda tangibilmente tutti quei nomi che sono stati tirati in ballo dalle recensioni maggiori (ok per i Cure della trilogia, ok per i primi Sisters Of Mercy, ok per i Suicide con qualche riserva, secondo me coi Joy Division e Killing Joke c'azzeccano molto poco), io semplicemente aggiungerei i Chrome di Red Exposure, anche per l'uso della voce.
Certo che, con tutti i limiti del caso, occorre ammettere che i replicanti di oggi sono 1000 volte meglio di quelli che salirono sul carro appena i maestri si ritiravano o cambiavano musica, nella seconda metà degli anni '80 (ricordo una raccolta orribile che comprai per sbaglio, Kiss of the vampire, infarcita di impostori...)
Gran bel disco
RispondiEliminaBravi nel riprodurre certe atmosfere sonore che chi ha vissuto quegli anni o ne conosce ben la musica, riconosce al volo.
RispondiEliminaPerò troppo ossessivamente replicanti.
Adesso vuoti il sacco: cos'è questo Kiss of the vampire? Quali fetecchioni annoverava? In che anno fu prodotto?
RispondiEliminaTrovi tutte le info tecniche qui
RispondiEliminahttp://www.discogs.com/Various-Kiss-Of-The-Vampyre/release/2193757
Ebbene, escludiamo i nomi più noti che ben conosciamo (a mio avviso sono 7), tutti gli altri sono praticamente scandalosi :-)