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Il fantasma di Barrett ormai era già stato espulso dalle coordinate direttive; qui semmai ci si rivolgeva ai primi Red Crayola, oppure impersonavano una versione professionale dei Godz, oppure una rozza dei Tall Dwarfs. Ma è sempre il solito giochino dei confronti che lascia il tempo che trova perchè gli SF avevano un'identità dissacrante e personale (come gli amici e compagni d'etichetta Grifters), fatta di scarti e sorprese continue. Tratto distintivo, oltre agli arrangiamenti contorti, la voce sguaiata del leader Malloy, un lamento ebbro di tracotanza (culmine, Abstract composition #2, degna del Captain Beefheart di Doc at the radar station).
Un Discus complesso da gustarsi e studiarsi tutto, al cui confronto altre band del periodo che accompagnavano in tour (un nome su tutti i Pavement) potevano solo impallidire. Teoremi astrusi-agresti.
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