giovedì 23 giugno 2011

Stump - A fierce pancake (1988)

A volte mi capita di sentire che gli anni '80 ok, tendenzialmente viene considerato un decennio di merda ma c'era più libertà e coraggio da parte degli artisti. Che si sia d'accordo o meno (di solito lo asserisce chi li ha vissuti integralmente, e non è il mio caso), questo quartetto anglo-irlandese dal punto di vista della libertà c'era, spiattellando un bell'art-pop arzigogolato e per nulla scontato, nonostante la produzione un po' levigata della major arpia di turno.
Facevano bella mostra della loro alta tecnica, gli Stump. L'elemento più in vista era il bassista Hopper, un funambolo da fretless tutto armonici, acrobazie e tapping. Il chitarrista Salmon e il batterista McKahey però non erano da meno, e il complesso finiva per suonare come un incrocio fra la Magic Band degli ultimi anni del Capitano con gli XTC, in particolare per il canto di Lynch, abbastanza simile a quello di Partridge.
Ne esce un disco divertente, che mixa sghembe bizzarrie a melodie piuttosto ispirate (Alcoohol, In the green), quindi gli Stump avrebbero meritato almeno un'altra occasione per ottenere maggiore visibilità, proprio mentre i loro corrispondenti americani Primus si accingevano a spiccare il volo...

1 commento:

  1. Purtroppo erano half cooked: non troppo leccati come i Japan, non troppo hard come i Primus, non troppo funky come i Level 42.

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