lunedì 23 luglio 2012

Deerhunter - Cryptograms (2007)


Mi sono trovato d'accordo con gli entusiasmi espansi per Halcyon Digest, al momento ancora ultimo capitolo. Quindi è un'altra vittoria dell'indie-pop?

Nel caso dei Deerhunter, all'epoca di Cryptograms uscire su Kranky fu buono, perchè diede loro visibilità e potenziale da sviluppare. Ma nel complesso il disco è indeciso, disomogeneo.
E' frammentario, confusionario, troppa carne al fuoco. Shoegaze, ambient, psycho-pop, new-wave; quanto di buono espresso viene mandato a cozzare contro l'altro.
Ma li giustifico, specialmente alla luce di quanto hanno fatto dopo. Certe volte il talento ha bisogno di maturare un bel po' per venire a galla.

1 commento:

  1. Sono d'accordo, anche se in Cryptograms a mio giudizio si avvertivano già bene la limpidezza e la cura che si sono viste pienamente nell'ultimo disco.
    Anche quell'indecisione di cui parli, che sicuramente in parte c'è, credo sia stata più che altro frutto di una volontà di sezionare il disco per farne un album dalle anime molteplici.
    Il loro meno riuscito per me resta Microcastle che, partendo dall'anima più pop del lavoro precedente, perde per strada freschezza e accuratezza per perdersi nel vuoto di un suono leggero, superficiale e approssimativo.
    Comunque, secondo me, il loro meglio devono ancora darlo.

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