venerdì 6 luglio 2012

Valerio Cosi - Freedom Meditation Music Vol. 3 (2007)

Drone-jazz?
Ascoltanto progressioni come Blue green journeys e The blue green journeys variations si direbbe che la musica di questo sassofonista si fondi in un ibrido interessantissimo fra i ronzii elettronici e le svisate in stile. Ma c'è questo ed altro: l'ambient cupa e melmosa dell'iniziale Chumbani Mule, le jams stratificate per tamburi tribali, fiati sovrapposti ed elettronica debordante, grezza, disturbante di I wanna be black e Ajuaye Mengi, Nasomi Mengi catalizzano l'attenzione maggiore per il senso di sana avventura che sprizzano.
In You can't pretend to be someone gioca fra l'alternanza di uno standard swingato e le invasioni rumoristiche, quasi industriali. Gli arcobaleni intercalari di sax in Love is everywhere,sottolineati da un timidi pianoforte, chiudono il disco con una nota colorita e positiva.
In effetti, Cosi dà l'impressione di essere abbastanza divertito nell'improvvisare. E dovrei approfondire la discografia di questo paisà da esportazione, trovatosi ad incidere per più di una label americana.

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