domenica 11 maggio 2014

M. Zalla - Mondo Inquieto (1974)


Sono molto legato a questa sigla di Umiliani perchè fu suo il primo disco di library che ascoltai consapevole del fatto che essa fosse library: il primo amore non si scorda mai.
E Mondo inquieto prosegue tranquillamente con questa love story senza confini, ormai. Con una cover che sa un po' di lager nazista, è un altra commissione carica di tensione drammatica, per archi, percussioni e pianoforte. Molto lineare e condensato, a tratti persino gotico, forse senza tante sorprese ma strapieno di arie ispiratissime, del carisma del Morricone più alto, per intendersi. A parte il saporito jazz di Boicottaggio e lo sberleffo di sax di Sotto il talone, il mondo inquieto degli anni '70 italiani faceva veramente paura; Umiliani lasciava per un attimo la sua classica spensieratezza, si travestiva da M. Zalla ed imprimeva il suo marchio artistico.

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