Non sono mai stati così duri e rumorosi come in questo, ultimo album (a proposito, che fine hanno fatto?), al punto che le complesse acrobazie dei dischi precedenti qui si sono quasi dissolte per far spazio ad un magma sonoro spaventoso.
Averli visti dal vivo è stata un'esperienza così totalizzante che quasi mi contraria, Carboniferous. Sì lo so, mi è capitato con altri gruppi e questo mi auto-giustifica. Le tensioni spasmodiche che si dipanano quasi senza tregua non lasciano molto spazio all'immaginazione: si traducono semmai in una specie di un noise-rock futuristico che, se perpetrato, potrebbe portare novità rilevanti in futuro. Ma su disco erano meglio prima.
Hanno appena fatto uscire un Ep con un nuovo batterista (Gabe Serbian dei Locust) dato che si erano sciolti già da un paio di anni. Ce l'ho ma non l'ho ancora ascoltato. Concordo sui live, io li ho visti 3-4 volte di cui una con Damo Suzuki (delusione) e devo dire che è il modo migliore per goderseli.
RispondiEliminaHo sentito proprio ieri un pezzo nuovo e sono rimasto inorridito: praticamente è metal.
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