venerdì 16 maggio 2014

Zola Jesus - Versions (2013)

Così, la Danilova ha finito per utilizzare il suo talento diventando di fatto una performer pop, nel senso che il materiale successivo agli esordi ha denotato una spiccata propensione al melodismo. Nulla di male, sia ben inteso; peccato che a ciò non sia corrisposta un'adeguata dote compositiva soddisfacente.
Che sia smania di successo o vocazione naturale non interessa, ciò che conta è che la strana dark-girl degli inizi si è trasformata in una performer dalla bella voce espressiva ma dai contenuti un po' banali. Questo Versions potrebbe quindi apparire diabolico, visto che insiste su pezzi di Conatus rivestendolo però di arrangiamenti da camera.
Detto che neanche il miglior quartetto d'archi di tutta la storia potrebbe ricavare oro da materiale scadente, Versions alla fine non è neanche malaccio. L'appiccitaticcio viene smussato e il battito digitale presente in alcuni titoli stride col contesto in maniera discreta. Ormai non la considero più una grande promessa, ma per lo meno con questo si è un po' riabilitata.

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