Primo, oscurissimo, misterioso. Primo di tante cose, si è scritto, anche se occorre segnalare che i Main ci erano arrivati un anno buono prima con Hydra.
Ma soprattutto numero uno nel catalogo della Kranky. Vent'anni fa.
Forse i pezzi che tengono meglio il tempo sono i chitarristici, quelle che segnalavano il timido talento compositivo di Nelson: Accelerating On A Smoother Road, Splash down, Soft Return, C. of people. Sono tenui quadretti autunnali di grande evocatività, che creano squarci di respiro in mezzo alle fittissime nebbie galattiche del resto del disco, in cui Brown portava alle conseguenze avanguardistiche il retaggio krauto e industriale.
Extra-sensoriale esperienza.
Sottoscrivo!
RispondiEliminaGrande band molto bello anche il loro omonimo...
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