Om, Ohm, Omns.
La sua attitudine mistico-visionaria potrà piacere e non piacere, ma non si può dire che non sia apprezzato fra gli addetti ai lavori. Membro aggiunto degli Om ed assiduo support act internazionale degli Explosions in the sky, con questa sua ricerca interiore non ha fatto rivoluzioni al di fuori di sè stesso.
Omns, secondo capitolo dopo un debutto prevalentemente acustico, giocava fra i suoi classici loops & drones vocali d'atmosfera (Vevor of agassou, Faerie), un plugging chitarristico di psichedelia acido-distorta che sfocia in inattese pesantezze stoner (Bune), e la lunghissima M St r ng W tchcr ft L v ng n Sp r t, bucolica tessitura di una specie di raga-folk che torna al punto d'inizio col lavoro delle voci, nel bel mezzo di un bosco, con il rurale contorno di volatili.
Diciamo che l'affetto per il personaggio è superiore alla qualità intrinseca del prodotto.
Nessun commento:
Posta un commento