Forse il più pompato side-projects di O'Malley, KTL lo vede al fianco del manipolatore Rehberg, in un altro mostruoso ed ottundente marasma di suoni dell'apocalisse.
In questo primo episodio, il contenuto è simmetrico: la prima e l'ultima traccia sono delle digressioni relativamente quiete. Estranged assume particolare interesse per le isolate punteggiature di chitarra pulita (suono Telecaster, direi), davvero insolite per O'Malley; un colpo d'artista genuino. Forse però 24 minuti sono un po' troppi.
Snow invece chiude con un isolazionismo buio-pece che dà più visibilità a Rehberg e alle sue sinistre emissioni. Qui la durata è un po' più umana, 13 minuti, ma si poteva tagliare qualcosa lo stesso.
Il nucleo centrale del disco è Forestfloor, 4 movimenti per 40 minuti circa di drone-metal che costituisce una variante di sicuro interesse per i cultori del Sunn O))), grazie alle pirotecnie elettroniche e alle sempre imponenti mazzate della 6 corde. Su queste lunghezze, però, diventa faticoso mantenere la soglia dell'attenzione.
Anche a causa di questo, per me KTL resta in seconda fascia di interesse. Fa effetto, sì, ma io gli preferisco anche Aethenor.
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