Indie vigoroso e chitarrosamente yankee fino al midollo, di quello che trasuda stelle e strisce dappertutto, con la tipica produzione secca, che arrotonda le sei corde senza alcun tipo di riverbero. Da Minneapolis, i LP percorsero una breve carriera senza ottenere granchè a livello di riconoscimento oltre oceano, mentre in patria furono un discreto fenomeno e lo si è visto qualche anno fa quando la ridigitalizzazione del catalogo e addirittura l'uscita di un libro furono pubblicizzate da Pitchfork con un evidente tono nostalgico.
Dopo 15 anni, la sensazione che mi assale all'ascolto del loro primo disco è qualcosa di già sentito ma in salse diverse, un po' come successo con i Cell: un onesto alternative pigramente accattivante e poco di più (stile tardi Sonic Youth), dalle schematiche squadrate, un cantante sgraziato e quasi beffardo, qualche buona trovata ma null'altro che resti impresso nella mia, bisunta, memoria.
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