Cosa c'entrassero i Fall con un balletto è un mistero vero e proprio, eppure questo disco fu concepito come accompagnamento ad esso, porta lo stesso titolo ma in fondo non ha nulla di molto diverso dagli altri 500 album che Smith ha fatto.
D'altra parte un brevetto è sempre tale e va portato avanti con costanza. Questo fu l'ultimo ad annoverare la moglie Brix in formazione, e anche se viene annoverato come episodio minore lo ritengo gioviale e gradevole, con una varietà di toni e timbri non indifferente. Ci sono le solite marcette minimali e stentoree (New big prinz, Cab it up!), ci sono anthem secchi e tirati che poi sono i migliori episodi (Dog is life/Jerusalem, Wrong place right time). C'è un reggae sgraziato come la title-track, una ballad spettrale alla Julian Cope (Guide me soft), teatrini impressionistici forse funzionali alla narrazione (Yes o yes, Bad news girl, Last nacht).
La produzione privilegiava la ritmica e specificatamente il basso di Hanley, sempre in primo piano, con pochi fronzoli come da tradizione a parte un paio di episodi con qualche inserto elettronico, comunque passabili.
E c'è anche un bel strumentale atmosferico, Overture, unica farina del sacco della Smith ed evidente distacco dal resto della produzione, nonchè suo canto del cigno.
D'altra parte un brevetto è sempre tale e va portato avanti con costanza. Questo fu l'ultimo ad annoverare la moglie Brix in formazione, e anche se viene annoverato come episodio minore lo ritengo gioviale e gradevole, con una varietà di toni e timbri non indifferente. Ci sono le solite marcette minimali e stentoree (New big prinz, Cab it up!), ci sono anthem secchi e tirati che poi sono i migliori episodi (Dog is life/Jerusalem, Wrong place right time). C'è un reggae sgraziato come la title-track, una ballad spettrale alla Julian Cope (Guide me soft), teatrini impressionistici forse funzionali alla narrazione (Yes o yes, Bad news girl, Last nacht).
La produzione privilegiava la ritmica e specificatamente il basso di Hanley, sempre in primo piano, con pochi fronzoli come da tradizione a parte un paio di episodi con qualche inserto elettronico, comunque passabili.
E c'è anche un bel strumentale atmosferico, Overture, unica farina del sacco della Smith ed evidente distacco dal resto della produzione, nonchè suo canto del cigno.
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