Non avrei più scommesso una cicca sui FL, per me erano un gruppo finito, dopo gli ultimi due sconcertanti dischi e comunque in assenza di colpi di genio o scherzi mortali da almeno 12-13 anni. E invece a sorpresa tirano fuori questo capolavoro di outing, secondo me il migliore dai tempi di In a priest driven ambulance. Da un ventennio, quindi. Non male.
Un'ora e dieci di arte folle e deviata, spesso caratterizzata da toni oscuri e stordenti, in cui le senilità sinfoniche e diabetiche degli ultimi 10 anni vengono abbandonate in favore di una maggiore fisicità. E' un disco fortemente ritmico: il basso ruvido e minimale di Ivins è quasi sempre in primo piano, la sferragliante batteria di Scurlock (finalmente accreditato come membro vero e proprio dopo anni di supporto live) è prodotta estremamente in your face, chiassosa come un pugno nello stomaco. Le chitarre sono spesso puri accessori, mentre il piano elettrico svolge una funzione armonica molto importante. Coyne e Drozd sfornano un lavoro di arrangiamento e concettualità spaziale davvero impressionante.
Sembrerebbe un concept, vista la concatenazione e lo svolgimento multiforme, così ricorda un po' certe opere psych-prog degli anni '70, ma i climax sono profondamente immersi nell'attualità: Worm mountain, See the leaves, acidi e convulsi stomp avvelenati da tossine radioattive. Convinced of the hex, Powerless, Silver trembling hands, The sparrow looks up at the machine, caleidoscopi complessi di psichedelia rombante e dagli spunti lunari di grande inventiva. Evil, Gemini syringes, Sagittarius Silver announcement, splendide meditazioni di morbida astrazione. Poi ci sono arcobaleni esplosivi (Acquarius sabotage, Scorpio seord), reminescenze di schizofrenia Lips anni '80 (the Ego's last stand), persino un teatrino demenziali con Karen degli YYY al telefono (I could be a frog), e un ambient di chiusura, Virgo self esteem broadcast, che stordendo l'atmosfera chiude alla grande il capolavoro.
Ci sono pochissimi riempitivi, due o tre al massimo, in questo ritorno inaudito che secondo me è stato uno dei 5 migliori dischi in assoluto dell'anno scorso. Questo dimostra che i grandi vecchi possono sempre tirar fuori qualche asso per dimostrare al mondo di non essere cerebralmente secchi.
Un'ora e dieci di arte folle e deviata, spesso caratterizzata da toni oscuri e stordenti, in cui le senilità sinfoniche e diabetiche degli ultimi 10 anni vengono abbandonate in favore di una maggiore fisicità. E' un disco fortemente ritmico: il basso ruvido e minimale di Ivins è quasi sempre in primo piano, la sferragliante batteria di Scurlock (finalmente accreditato come membro vero e proprio dopo anni di supporto live) è prodotta estremamente in your face, chiassosa come un pugno nello stomaco. Le chitarre sono spesso puri accessori, mentre il piano elettrico svolge una funzione armonica molto importante. Coyne e Drozd sfornano un lavoro di arrangiamento e concettualità spaziale davvero impressionante.
Sembrerebbe un concept, vista la concatenazione e lo svolgimento multiforme, così ricorda un po' certe opere psych-prog degli anni '70, ma i climax sono profondamente immersi nell'attualità: Worm mountain, See the leaves, acidi e convulsi stomp avvelenati da tossine radioattive. Convinced of the hex, Powerless, Silver trembling hands, The sparrow looks up at the machine, caleidoscopi complessi di psichedelia rombante e dagli spunti lunari di grande inventiva. Evil, Gemini syringes, Sagittarius Silver announcement, splendide meditazioni di morbida astrazione. Poi ci sono arcobaleni esplosivi (Acquarius sabotage, Scorpio seord), reminescenze di schizofrenia Lips anni '80 (the Ego's last stand), persino un teatrino demenziali con Karen degli YYY al telefono (I could be a frog), e un ambient di chiusura, Virgo self esteem broadcast, che stordendo l'atmosfera chiude alla grande il capolavoro.
Ci sono pochissimi riempitivi, due o tre al massimo, in questo ritorno inaudito che secondo me è stato uno dei 5 migliori dischi in assoluto dell'anno scorso. Questo dimostra che i grandi vecchi possono sempre tirar fuori qualche asso per dimostrare al mondo di non essere cerebralmente secchi.
Ciao, bel post hai scritto proprio bene, questo è stato uno dei 2 o 3 dischi del 2009 che ho preso e mi ha divertito molto.
RispondiEliminaIn rete non è facile vedere e prendere il video frichettone dei ciclisti naturisti della canzone di Watching the planets se vi va potete vederlo qui:
http://sull-amaca.blogspot.com/2010/06/flaming-lips-watching-planets-video.html
Devo recuperarlo allora, l'ho (colpevolmente?) ignorato: dopo aver continuato almeno ad ascoltare tutti i dischi dei FL, dopo "Transmission..." non ero più riuscito ad andare oltre il primo ascolto, e dopo "Yoshimi..." avevo proprio deciso che bastava così :)
RispondiEliminaNon siete gli unici che la pensano così su "Yoshimi...".
RispondiElimina@Allelimo secondo me ne vale la pena d'ascoltarlo.
Ho amato tantissimo i FL fino a "Transmission..." compreso, "She don't use jelly" è una delle mie prime 10 canzoni degli anni '90 e su "Ambulance..." c'è "Five stop mother superior rain" che è forse la mia canzone preferita in assoluto di quel periodo.
RispondiEliminaPoi, non è che loro abbiano mai "tradito" facendo musica brutta, solo che non sono più riusciti ad essere così importanti, finendo per rifugiarsi nel cialtronismo caciarone (e divertente) dei concerti (visti sul web).
Sono diventati, ed è forse la cosa peggiore, inutili.
Proverò ad ascoltare "Embryonic", se avete ragione voi non potrò che essere contento - però prima devo "finire" il nuovo Grinderman, l'ho messo nell'iPod ieri sera :)
Come ho già scritto, per me è il migliore da 20 anni. Ascoltalo, fatti un favore :-)
RispondiEliminama nessuno segnala che la 9 è corrotta? e allora ci sono apposta io.
RispondiElimina@Allelimo anch'io la penso come te, sono rimasti validi facendo buona musica. 'Sta sera mi riascolterò "Five stop ..." e "Ambulance ..." è stato il primo album che ho preso dei F. Lips. A proposito com'è l'ultimo di NCave come Gridnerman? E' da prendere? Grazie
RispondiEliminaAccantonando il ricordo dei FL degli esordi, a mio parere Yoshimi è un disco pop quasi perfetto, che in pochi negli ultimi anni sono riusciti ad eguagliare. Ancor meglio del precedente, sempre per restare nella zona della loro svolta pop.
RispondiEliminaQuesto Embryonic invece è uno di quei dischi spessi, che concedono pochissimo ai primi ascolti, in cui personalmente tendo a ricordare un flusso unico piuttosto che la serie di canzoni, ma in cui si sente che la sostanza c'è. Però, secondo me, i FL degli inizi sono un'altra cosa :)
Sull'Amaca: a me non ha "divertito", bensì mi è entrato in testa fin dal primo ascolto come un ciclone. Nei FL il concetto di divertimento penso si potesse applicare ai dischi precedenti, in cui sì, una certa giovialità si respirava, ma secondo me mal si addiceva al FL-style che li ha portati progressivamente in alto.
RispondiEliminaSR: a me Yoshimi proprio non è andato giù, credo di averlo ascoltato due volte e poi ho venduto il cd :-)
Segnalatore: Ciao caro, non dico che è sempre un piacere sentirti, ma grazie! :-)
Entro un paio d'ore il link verrà ripristinato prontamente come d'abitudine...
@Webbaticy: si, effettivamente questo album è un bel viaggione nel ciclone e quindi mi ha dato soddisfazione nell'ascolto e mi sono divertito. Sono un po' contorto, eh?
RispondiElimina@SigurRos82: appena troverò Yoshimi ad cifra bassa lo prenderò.
Invece l'album "Taste cloud metallic" proprio non mi piacque all'epoca tant'è che lo venduto.
Secondo me:
RispondiElimina- "Hear it is", bello ma acerbo, faranno di meglio;
- "Oh my gawd", fantastico. "One billion..." sono i Pink Floyd come avrebbero potuto essere con Syd, ma non c'è un solo pezzo brutto qui. "Ode to cc. pt.2" è come deve essere per me il folk... :)
- "Telepathic Surgery", il loro disco hard-rock
- "In a Priest Driven Ambulance", capolavoro.
- "Hit to Death in the Future Head", prove di pop.
- "Transmissions from the Satellite Heart", capolavoro pop.
- "Clouds Taste Metallic", brutto e senza direzioni.
- "Zaireeka", grande idea, ma dove sono le canzoni?
- "The Soft Bulletin", brutto forte.
- "Yoshimi Battles the Pink Robots", brutto e inutile
- "At War with the Mystics", mai finito l'ascolto
- "The Flaming Lips Doing The Dark Side of the Moon", mai finito l'ascolto
Ehehe, volevo giusto chiederti se avevi sentito DSOTM rifatta dai FL, ma abbiamo avuto la stessa reazione; sono arrivato a metà e poi ho pensato "non fanno in tempo a fare un capolavoro che lo smerdano subito".
RispondiEliminaPerò mi sono ripromesso di arrivare in fondo.
come si fa a dire che yoshimi è un disco pop quasi perfetto?
RispondiEliminanon ha niente di pop e non ha niente di perfetto. baaaaah.
embryonic invece è un gran disco, d'accordo perfettamente con il tuo post.
andrea
Eheh, stessa reazione, ma io ho pensato "già non riescono più a fare un disco decente scrivendosi le canzoni, figurati se ne suonano che già in originale erano di bassa qualità" :)
RispondiEliminaNon ha niente di pop? E quelle melodie zuccherose cosa sono scusa? :P Che poi i tuoi/vostri gusti vi portino di più verso i FL più noise/avant, è evidente. Che siete prevenuti verso cose più pop e apparentemente accessibili pure :)
RispondiElimina@ Andrea: se guardi molte riviste musicali dell'anno in cui uscì Yoshimi (credo 2002), prima fra tutte Il Mucchio, ti accorgerai che il disco fu accolto molto bene.
ina melodia zuccherosa non fa un pezzo pop e secondo me yoshimi non ha davvero niente di pop.
RispondiEliminail mucchio poi è attendibile quanto mia nonna, che venera massimo ranieri. non lo leggo da tempo, come molte delle riviste musicali in circolazione a mio parere, di attendibili ce ne sono pochissime.
io non sono prevenuto verso il pop, ci sono alcune cose che reputo dignitose e ben fatte nel genere, anche se raramente le ascolto più di un paio di volte.
andrea
Di nuovo questa storia dell'essere prevenuti nei confronti del pop, uehi, sono contento di affrontarlo per l'ennesima volta perchè certi luoghi comuni sono duri a morire. Appurato che le definizioni non servono a nulla se non a taggare i post o infilare i dischi nei contenitori come un giochino, ripeto che Yoshimi (pop o non pop che sia) per me è un disco insulso e privo di qualsiasi ispirazione che aveva fatto grandi i FL dei primi 10 anni di attività.
RispondiEliminaE poi l'opinione dei giornali (Mucchio o non Mucchio) non è legge, non è la bibbia, non puoi portare a difesa di ciò che ti piace il fatto che un magazine lo abbia incensato...
@ Webbaticy: cmq Il Mucchio è da anni che non lo capisco, forse da quando diventò settimanale, troppa roba messa insieme, faceva fatica a leggere le recensioni e spesso non le finivo. Cmq viva i Flaming Lips di Embryonic.
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