mercoledì 15 settembre 2010

Fra Lippo Lippi - In Silence / Small Mercies (1981-1983)

Molto prima dei Motorpsycho, era questo duo a portare la bandiera norvegese da esportazione. Alquanto curiosi gli sviluppi: ben lungi dall'essere rivoluzionari e storici innovatori del wave-dark (anzi, si potrebbero definire un nome minore), i FLL ottennero un successo clamoroso nientemeno che nelle Filippine!
Scherzi del destino. In corrispondenza del loro periodo d'oro, a metà degli anni '80, facevano parte del rooster della Virgin, ma non riuscirono mai a sfondare. Qui mi soffermo sui primi due album, che furono ristampati su un unico cd. Non so quanto la scelta sia stata strategica, ma si va all'indietro: prima il più melodico Small mercies e poi il più dark In silence; a mio parere funziona, chè il disco migliora costantemente....
Il debutto si smaschera fin dall'apertura balzellante di Out of the ruins: l'influenza dei Joy Division è quantomeno ingombrante. Ma i pezzi funzionano e sono bellissimi: A moment like this, In silence, Recession, The inside veil, I know, attraverso tonalità grigio scuro e desolanti ambientazioni, fanno ben presto dimenticare l'ombra scomoda degli ispiratori e danno vita ad un gotico scandinavo scarno ed essenziale, con dosi giuste di synth, voce da oltretomba e passaggi indovinati (i For Against probabilmente assimilarono le fasi velocizzate con molta attenzione).
Small mercies vide un cambiamento importante: alla voce il nuovo entrato Sorensen prese il posto del cavernoso polistrumentista Kristoffersen, con una dote di maggior brio e modulazione. Il passaggio al synth-pop era alle porte, ma nella transizione c'era ancora posto per qualche primizia; l'elegantissimo mitteleuropeo di A small mercy, l'atmosfera viscosa di Sense of doubt, la deca-danza di The treasure, il solenne tribalismo di Now and forever.
Le chitarre e le oscurità erano scomparsi del tutto, un educato e misurato pianoforte conduceva le composizioni. Ripeto, non saranno stati un nome di prima fascia ma hanno lasciato qualche bella perla.

2 commenti:

  1. Per me "Small mercies" è un disco bellissimo, soprattutto tenendo conto dell'anno in cui è stato pubblicato: il primo esempio di "new-wave con il pianoforte".
    Ne ho avute due copie (in vinile) e l'ho regalato e registrato svariate volte.
    Dopo i Fra Lippo Lippi hanno cambiato strada (pop di classe? eheh...) e, come tanti altri, si sono dimenticati di cambiare nome. Ma questo disco in particolare a me sembra tutto tranne che minore :)

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  2. Bè, per minore io intendo non tanto sconvolgente o di "imprinting" decisivo sul futuro della musica, non voglio sminuire il valore e tu senz'altro hai vissuto la cosa da vicino, al contrario di me.
    Non sono d'accordo sulla questione del nome: a parte che è bellissimo ed originale, come avrebbero fatto altrimenti ad avere successo nelle Filippine?? :-)

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