
La title-track è una tipica litania beffarda mid-time, con l'organo acidulo e distorto di Janney in evidenza. Avevano già fatto di molto meglio (vedi Tropic of scorpio e Cruise yourself), ed era ovviamente il singolo promotore estratto, quindi già conosciuto.
Il poker che segue è secco e servito: Distracted riattiva i potenti reattori del motorik di Fleisig, con McCloud a salmodiare col suo tono rauco e indolente, 3 minuti scarsi di altissimo livello. Do it like diamonds caracolla ispido, con Janney comico-inquietante a fare i controcori in falsetto e addirittura con un simil-assolo. Lounge-noise?
Atmosfera lugubre e minacciosa con Black leather, Temple sfodera una linea quasi dark-wave. Il chorus cambia e diventa quasi accattivante. Dark-grunge?Chiude Keep yer pants on, con un disordine assordante, atonale e rumoristico, un po' come i Pussy Galore di Dial M e un po' Flipper.
Ottimo testamento, da lì in poi ci sarà la delusione di Freakonica e poi lo stop, interrotto dopo anni da un ritorno pressochè ininfluente. Ma di certo sono stati una band simbolo della prima metà dei nineties.
Nessun commento:
Posta un commento