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Il canovaccio degli 8 titoli è pressochè identico, ma sono tante le soluzioni che questi combattenti per la vita riescono ad ottenere: nel complesso si tratta di temi abbastanza melanconici, e l'equilibrio è invidiabile. Mai pesanti, mai stucchevoli, mai autoindulgenti. Con tali caratteristiche la noia potrebbe sempre esser dietro l'angolo, ma le belle ambientazioni la tengono ben lontana e soprattutto riescono ad evitare paragoni ingombranti.
Anche se uno alla fine me ne scappa, ma non c'entra nulla con i giorni nostri: il break centrale della splendida Snow cushioned the fall sfodera filigrane chitarristiche che chissà come mi ricordano addirittura lo Steve Hackett di certi passaggi in Selling England by the pound. E' solo il vertice, ma ci sono anche la sommessa One light will do, la frizzante We went to Novgrod, l'articolatissima Mother and father and me, a marcar bene le doti di questi olandesi raffinati e gentili.
non li conoscevo... sembrano interessanti. grazie :)
RispondiEliminami hai convinto! e sentiamo questi olandesi volanti..
RispondiEliminaBene, fatemi sapere il vostro parere....
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