giovedì 1 settembre 2011

Ui - Sidelong (1996)

Negli anni d'oro del post-rock, chi incideva su Thrill Jockey o Southern aveva possibilità di ottenere una buona esposizione. Ma i newyorkesi Ui dalla branca cercavano di fuggire, nonostante la formazione facesse sospettare subito l'adesione; due bassi, Jones e Waldmann, ed un batterista, Wright. Il loro semmai era un funk-dub contaminato, rallentato e passato sotto un filtro leggermente jazz. Che, a parte qualche influenza palpabile (i Liquid Liquid nelle fasi più percussive, i Can un po' appannati del 1976-77) finisce anche per essere abbastanza peculiare.
Peccato che un po' di manierismo ed autoindulgenza in Sidelong inficino leggermente il complesso, rendendolo poco più di un gran bel sottofondo; il basso-base snocciola belle linee sinuose, l'altro si incarica delle funzioni armoniche con ghirigori spesso dissonanti, la batteria indugia su frasi percussive insistite, quasi ipnotiche. Qualcosa del primo disco dei Tortoise affiora, ma senza la stoffa di McEntire e compagnia. Sarebbe stato meglio evitare qualche frase di chitarra solista (presumibilmente suonata da Jones), ingombrante ed inopportuna.
Bravini ma passabili.

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