venerdì 30 settembre 2011

Yona Kit - Yona Kit (1994)

Progetto one-shot sotto l'egida della Skin Graft, al tempo un etichetta simbolo della scena noise non solo statunitense. Insieme a KK Null degli ZeniGeva al canto, c'erano il bassista Gray dei DazzLingKillMen, il batterista Jones dei Cheer Accident ed un giovane ma già prezzemolaro Jim O'Rourke. Insieme davano forma ad un math-rock scuro, compresso e monocromatico.
La produzione di Albini peraltro non riusciva a riparare le limitate potenzialità di un disco forse realizzato troppo in fretta: sebbene tutti a parte Null al momento fossero impegnati in un altra band estemporanea (i ben più avanguardistici Brise-Glace) e quindi non erano perfetti sconosciuti, Yona-Kit soffre a tratti di un eccessiva ripetizione dei concetti e neppure un O'Rourke ancora in grande fervore sperimentale riusciva a trovare un guizzo di genio, impegnato più che altro ad emulare proprio l'Albini dei Rapeman e il suo suono secco, chirurgico.
Ciò non toglie che chi ama il genere non possa tratte piacere dall'ascolto di trascinanti (e quasi divertenti per il declamare di Null) schegge a ritmi dispari come Franken bitch, Dancing sumo wrestlers, Hi ka Ri, Skeleton King. A condizione che si cancelli dall'albo Slice of Life, un riempitivo inspiegabile quanto inutile di 23 minuti posto alla fine per integrare la breve durata del resto, pistola fumante della fretta che ha castrato il talento potenziale del quartetto.

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