martedì 27 settembre 2011

Yeah Yeah Yeahs - Fever to tell (2003)

Terreno melmoso, quello del garage, in cui gli YYY del primo album però seppero farsi valere in virtù delle loro doti. Altro che i White Stripes...
Erano ancora belli ispidi e roventi, specialmente nelle chitarre. Sfornavano pezzi di una semplicità disarmante, ma sapevano trarre il massimo dal minimo. Ovviamente l'istrionica Karen faceva la sua parte con il suo range vocale di eroina punk-glam, e gli altri due tiravano allo spasimo ma con grande intelligenza. Il batterista Chase, dotato di retroterra jazz, è una presenza cruciale. Uno di quelli che non danno spettacolo, che non sfoggia tecnicismi ma andandolo ad analizzare si scopre quant'è bravo e che con un altro drummer probabilmente i YYY non sarebbero stati gli stessi.
Fever to tell rilanciava con appena un po' più di professionalità rispetto ai due EP che li avevano fatti saltar fuori, ed è una energica collezione di anthem urticanti, freschi e piacevoli.

5 commenti:

  1. Li vidi per la prima volta dal vivo al David Letterman Show e rimasi folgorato da "Date with the Night". Gran bel disco! Mi è piaciuto anche Show your bones, ma pochissimo l'ultimo.

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  2. Sì l'ultimo è stato veramente una gran delusione. Che siano già cotti?

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  3. webba qua di cotto ci sei solo tu, prenditi una benefit

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  4. simpatico codesto multiforme anonimo a cui devi aver fregato evidentemente la donna, caro webba. Altrimenti tutto questo diletto al tiro al bersaglio docoioio non si comprende. Che canaglia di un latin lover!
    (mi mantengo anonimo per sentita solidarietà con il fratello che cola)

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  5. hey webbaticy, da quando censuri??

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