In assenza di informazioni attendibili, classificherei questo disco come raccolta di precedenti colonne sonore scritte da questo sconosciutissimo compositore, del quale non si sa davvero niente se non che era attivissimo negli anni '70 e che, aggiungo io........era un vero asso della sonorizzazione.
Come spiega il lapalissiano titolo, il tema ricorrente delle tracce incluse era il sentore di dramma e tensione, e Patucchi un'ispiratissimo creatore di atmosfere atte alla bisogna. La facciata A alterna scenari tipicamente western, che inevitabilmente richiamano Morricone, a polizieschi compatti e ritmati (La dimostrazione il punto di maggior eccellenza); i diversi livelli di volume denotano un po' di approssimazione da parte di chi ha curato l'antologia ma non ci si fa caso, tanto è affascinante il contesto.
Il lato B è molto diverso, anche perchè forse ritagliato da una soundtrack unica, complice l'intercalarsi di una sequenza alquanto sinistra: un liquido crescendo psichedelico ammanta Nel buio, prima che l'imponente orchestra sinfonica prenda possesso della situazione, fra movimenti sismici e riflessioni da incubo.
Autore da analizzare assolutamente.
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