domenica 21 luglio 2013

Pan•American - 2004 Quiet City

Album gentile, discreto e quieto proprio come titolo suggerisce: una città immersa nel silenzio della notte, con lievi sibili provenienti da qualche angolo buio, un chitarrista insonne che trova sollievo in lenti arpeggi provenienti da qualche stanza riverberata.
Qui forse il tocco magico di Nelson raggiunge la propria vetta artistica, fautore di soffuse tracce intrise di quella calma che ha quasi del misterioso, tanta è la voglia di riascoltarle una volta giunti al termine.
Sia che impronti lo svolgimento sulle tastiere e sull'elettronica che sulla chitarra, Nelson trova sempre il modo giusto per rilassare e mettere a proprio agio l'ascoltatore. La lunga Wing, ad esempio, snocciola un motivo circolare sul tappeto di organo acuto, tocchi che sembrano di contrabbasso, qualche percussione; ipnosi garantita.
Il liquido incedere di Het volk invece vede protagonista una splendida tromba di chiaro influsso cinematico. A volta Nelson sussurra qualcosa, come nelle immagignifiche Before e Skylight, quest'ultima esempio superbo di ambient-rock da far impazzire d'invidia Hood e Crescent.
Inutile citare le altre tracce, di pochissimo inferiori: il contesto è di una bellezza assoluta.

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