martedì 30 luglio 2013

Peste Noire - L'Ordure à l'état Pur (2011)

Band francese che propone un evoluzione del metal (non direi strettamente black, ma anche di derivazione da certi che si staccavano con orgoglio dalle origini grind-core a metà anni '90), dalle ambizioni vaste e con una buona riuscita complessiva.
L'enfasi è sempre altissima, i pezzi sono lunghi e in maggior parte dominati dalle chitarre, durante il percorso ci sono delle variazioni davvero fuori dal comune: in Casse, Pêches, Fractures Et Traditions la comparsa della sezione fiati corrisponde ad un passo di valzer e poco dopo muta nel classico ...ska! Altrove ci sono altri esempi, come quando compare un beat digitale tipicamente techno dopo una serie micidiale di rasoiate, oppure quando una tenue nenia di tipico folk nordico viene interpretata da una gentile voce femminile, in netto contraltare con l'isterico urlato del cantante, oppure quando un'ineludibile slow-core apre la bellissima, conclusiva La condi hu.
Ad un primo ascolto superficiale potrebbe sembrare che tali posticci siano solo dei diversivi per tenere alta l'attenzione, in realtà il disco regge molto bene anche nelle lunghe fasi in cui non ne fa ricorso ed il songwriting è valido. In sostanza, molto bravi.

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