giovedì 25 luglio 2013

Pavement - Slanted and Enchanted (1992)

Adesso che sono passati 20 anni, ne vogliamo parlare con calma? Vogliamo discuterne, soprattutto con chi ha inserito questo disco nella lista dei 500 migliori dischi di sempre?
I Pavement erano il gruppo per quelli che...il grunge era troppo aggressivo, o rumoroso, o cafone. Furono le stelle del college-rock, gli alfieri di quel sound scazzato ed indolente che faceva molto reazione agli anni '80, che guardavano con candore al passato (Lou Reed, Velvet, Fall), ma con ben poca fantasia.
E in Italia? Finivano in copertina anche qui, li si osannava quasi come delle star, modesti ragazzi della provincia californiana che si ritrovavano catapultati alla ribalta internazionale indie senza neanche accorgersene. E allora? 
Dopo 20 anni, io la penso uguale. Erano davvero scarsi, con poco talento ed ancor meno creatività. Non è assolutamente questione di suono o produzione, è che oggi come ieri non trovo un-pezzo-uno che mi piaccia. Perchè tanto in fondo di pop si trattava, quindi a quello ci si affida, da che mondo e mondo.

4 commenti:

  1. Eh, la penso come te.
    Al tempo a qualcuno sembrava di aver visto la Madonna. Poi il tempo passa.

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  2. Potere della stampa e fortuna di trovarsi al posto giusto nel momento storico giusto. Ricordo che all'epoca i dischi dei Fall erano trattati molto freddamente, e nonostante non fossero memorabili erano comunque superiori a tutto ciò che fecero i Pavement.

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  3. "slanted..." non mi ha mai convinto del tutto, ma in un disco come "crooked rain" non trovo un solo pezzo brutto (e l'ho riascoltato un due/tre mesi fa)

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  4. Non nascondo una prevenzione di fondo, ma dopotutto è sempre de gustibus...

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