mercoledì 6 novembre 2013

Shackleton - Music For The Quiet Hour (2012)

Premessa importante: io NON so cos'è il dubstep. Voglio dire, non mi sono poi documentato un granchè, non ho approfondito se non leggendo qualche roba sparsa in qua e in là; in sostanza non ho ancora capito cosa contenga il contenitore tal definito.
Ho ascolticchiato ancora meno (Burial, i Demdike Stare sempre se si possano incasellare) e leggo che a quanto pare sia già in declino. Approdo a questo Shackleton, che addirittura viene definito post-dubstep, ed allora ho pensato "chissà che non possa saltare la prima fase e passare direttamente alla seconda"....
Ci sento un sacco di techno-trance anni '90, qui dentro, ma con una follia lunare ed un gusto per il collage amplificato di potenza (notevole l'uso delle voci campionate): i rimandi a quella stagione sono forti, sono passati 20 anni e....lo so che dovrei documentarmi meglio anche se Music For The Quiet Hour viene per l'appunto indicato come disco maggiore della corrente; è un gran bel sentire astratto anche se non sfonda nessun portone in particolare, a mio avviso.

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