A metà circa della propria missione, Chasny rilasciava The sun awakens, disco che riaccende in me un'idea inquietante, che ho sempre sopito in corner, ma che a volte si fa pressante: e se Chasny fosse un pochettino sopravvalutato?
Ho apprezzato molto Luminous night, del 2009, ma ho come l'impressione che col passare del tempo le sue idee siano ridotte al lumicino e i suoi albums sempre meno interessanti. Sempre fermo restando che si tratta di un personaggio di tutto rilievo e che il suo acid-folk misticheggiante sa sempre creare visioni suggestive.
L'apoteosi in questo capitolo è composta dai 24 minuti di River of trasfiguration, una aberrante muraglia drone-metal con soffici cori e dissoluzione angelica finale; dove stia la meraviglia o la noia è molto soggettivo da stabilire, e lo stesso discorso vale per gli altri pezzi.
Controverso.
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