Karl Blake è un personaggio davvero poco considerato, parlando di underground inglese. Forse viene più ricordato per Lemon Kittens, eppure i suoi Shock Headed Peters furono una proposta molto alternativa a metà eighties, specie con questo debutto sulla lunga distanza, dopo un paio di Eps che già facevano intravedere la bontà del progetto.
Travalicato validamente il post-punk e il gotico, per una buona metà Not born beautiful verte su un post-funk amorfo e concitato che sfiora l'industriale, impersonando in qualche modo cosa avrebbero potuto fare i Killing Joke se non si fossero ammorbiditi. Per l'altra metà invece predomina l'approccio arty-apocalittico di Blake, con una serie di lugubri e decadenti nenie dall'afflato struggente, con la potente ed espressiva voce in risalto: molto belle Ideal, Bad Samaritans e Mon repos.
Da tali, pericolosi incroci, ne fuoriesce un album un po' frammentario ma di grande effetto. Una via alternativa alla englishness in un epoca in cui si degenerava un po'.
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