giovedì 7 novembre 2013

Shearwater - Rook (2008)

Non avevo mai neanche sentito parlare degli Shearwater fino a quando il leader Meiburg divise il progetto Blue Water White Death con Jamie Stewart, pochi anni fa. La curiosa somiglianza del canto fra i due me li fece confondere non poco, ma fortunatamente il confronto finisce qui e non c'è in campo musicale.
Shearwater, di fatto un progetto solista nonostante la formazione completa, vede un autore maturo, di origine indubbiamente american-folk (fu fra i fondatori degli Okkervil River) ma padrone di una situazione versatile e personale; conteso fra bucolicità commoventi (I was a cloud, Lost boys, Home life), classicissimi piano-voce (The snow leopard, curiosamente vicino ai Radiohead di Karma Police), melodrammi sostenuti e fragorosi (Rooks, Century eyes), Rook è un disco gradevole che forse rinforza la condanna, se tal si può definire gli Shearwater a restare un culto di nicchia; troppo complicati per diventare di successo e troppo sofisticati per attirare incensi dalla stampa. In ogni caso, la degna stoffa può mettere tutti d'accordo.

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