venerdì 20 dicembre 2013

Starfuckers - Infrantumi (1997)

Dopo le implosioni dovute ai Sinistri, le frantumazioni soniche. I lunigiani alle prese con la loro opera più subliminale, implicita; un flusso che comunica prima di tutto isolamento.
Protagonista del disco la batteria di Bertacchini, onnipresente ed in primo piano, un apparente generatore di battiti random che suscita nevrosi all'ascolto. 
Attorno a questa terra bruciata Giannini e Bocci giocano alle sottrazioni più che all'algebra dell'avanguardia. Ancor più difficile del precedente nella sua folle omogeneità. Nessun prigioniero.

4 commenti:

  1. Sedici anni.
    Ragazzi, qui il tempo passa.
    Mi ricordo gli diedero pure una copertina su un periodico musicale di quelli buoni (o almeno che credevo tali).

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  2. Beh, io lo ritengo ancora tale, anche se da una decina d'anni non ho più un termine di paragone con gli altri.

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  3. Sì ma qual'era? Il Mucchio, Rumore o Blow up?

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  4. Blow Up #4, gennaio 1998. Era ancora una fanza.

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