Non sarà certo un problema per i modenesi essere sconosciuto ai più sul suolo nazionale: hanno macinato migliaia di km in giro per il mondo e supportato gruppi e sono ottimamente considerati dalla critica. Sarà che cantare in inglese di certo non attira filotti di pubblico.
Attivi da ormai diec'anni, il loro curriculum è ormai consolidato anche se un po' altalenante e possiedono uno stile che non è facilmente catalogabile dalla critica. Per me questo è alternative-rock e poco altro, aggiornato all'attualità; una loro influenza dichiarata è un altra realtà italiana ignorata degli anni '90, i Three Second Kiss. Che però allora erano attuali; ciò che caratterizza i TIOGS come contemporanei è senz'altro la produzione, qualche effettino elettronico in qua e in là (ma per favore lasciamo perdere paragoni con i Battles) e poco altro. Peccato che il lato compositivo sia un po' carente, che manchi un guizzo decisivo per farli emergere: dal vivo potranno anche essere trascinanti, ma per me raggiungono una sufficienza risicata.
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