Il fu John Peel non era sempre la Bibbia, ed ogni tanto aveva anche lui i suoi eccessi: trasmise per intero, senza interruzione alcuna, il primo album dei californiani Trumans Water durante una delle sue trasmissioni. Di sicuro ne derivò una visibilità altrimenti ridotta alla classica audience della Homestead, ma non era questo il solo punto. Perchè Spasm Smash a 20 anni suona ancora come un caposaldo dell'alternative-rock, intricatissimo e dilagante; di sicuro non destinato al successo ma al consenso critico (oltre a Peel, ricordo che ai tempi anche il planetrocker Max Prestia impazziva per loro).
Con una perla nel finale, la cover dei Faust: una discendenza che non volevano celare ma che poteva sviare; i TW non facevano avant-rock, semmai finivano per violentare il corpo dell'indie immergendolo in una selva di dissonanze, avarie ritmiche, fughe astruse e persino qualche melodia accattivante. Impossibile estrapolare un highlight: il sospetto del concept è forte, visto anche il ritmo incessante con cui si susseguono le tracce. Ma se analizziamo l'ultima parola del titolo, ne sovviene un altro, di sospetto....
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