Riconosciuto come uno degli migliori episodi di KH (e non solo della fase over-50), C'est parfait è una suite di tre quarti d'ora per strumento-voce e drum machine. Il titolo deriva con ogni probabilità dal fatto che è stato pubblicato da una label transalpina.
Quasi superfluo dire che si tratta di un esperienza ai limiti del sovrumano, come generalmente capita. Gli elementi essenziali che di solito il folle applica alle sue lunghe elucubrazioni voce/chitarra si ripresentano anche in questa sede, rappresentati dalle repentine alterazioni umorali, dalle fasi quiete alle esplosioni di ferocia belluina, dagli astrattismi criptici agli abbandoni più bradi al rumore bianco.
Mancando per ovvie ragioni l'apporto melodico, C'est parfait finisce per diventare ancora più ostico della sua media. La drum machine che utilizza fa di tutto per sembrare umana, grazie ai suoni che rassomigliano a tamburi naturali, con gran sferragliare di piatti e campanacci. Il delirio vocale, col suo corredo di raddoppi, è l'unico responsabile di ciò che si può definire una modulazione musicale.
Al termine del pezzo, il frastuono e le urla belluine vengono troncate di netto. C'è poco da spiegare. Dopo averlo visto dal vivo, mi diventa sempre più difficile descriverlo.
Imponente
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