domenica 27 gennaio 2013

King's Daughters & Sons - If Then Not When (2011)

Sembra ieri eppure dai primi passi sono quasi vent'anni, perbacco. E fa tristezza pensare che Jason Noble è stato consegnato a miglior vita pochi mesi fa.
Il tempo scorre e trovare nuovi stimoli a volte è difficile. Non è stato così per i KD&S, la cui line-up pesca 3 personaggi di quella Louisville. La pianista Grimes classicheggiava nei Rachel's, Cook era nei For Carnation, Crabtree prima negli Eleven Eleven e poi negli Shipping News.
If Then Not When schiude un suono ricco di sfumature ed altamente emotivo, in bilico fra slow-core, certe atmosfere abbandonate dei tempi ed una sensibilità roots altamente emotiva. In sostanza, un disco adulto, che si volta al passato nel tentativo di cercare ancora qualcosa da dire.
E lo trova in almeno 3 pezzi, Sleeping Colony in primis, poi A storm kept them away e Open sky. Chi ha amato le origini di questi musicisti non potrà non provare un brivido all'ascolto, le strutture circolari delle due chitarre, i contrappunti di piano e la coralità del gruppo. Peccato che il resto del disco sia quasi da buttare, composto da banali folk-rock senza nervo o da quelli che sembrano scarti dei Low, armonie vocali comprese. Mi tengo stretto le 3 gemme sopracitate e provo per un minuto la brezza fresca del revival.

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