domenica 20 gennaio 2013

Mick Karn - Titles (1982)

Tornando al discorso dello scioglimento dei Japan di poco tempo fa, il primo disco di Karn sta lì a 30 anni di distanza a ribadire uno dei pochissimi concetti che in musica si trasforma spesso in equazione: chi è bravo tecnicamente non è un grande compositore. La magia che i Japan riuscivano a sprigionare era dovuta, fra le altre cose ed oltre che alle doti di Sylvian, anche alle prodezze balistiche del bassista che però da sotto bramava per avere la propria visibilità.
Le velleità di Karn si riassumono in un disco a due facce: la prima è strumentale, incentrata sui giri elaboratissimi del fretless che si ripetono ipnoticamente su tappeti di synth, qualche battito percussivo e tessiture di clarinetto. Bella ed avvolgente, ma nulla di memorabile.
La seconda è cantata ed è un fallimento totale, perchè scade in un synth-pop triviale di cui c'è poco o nulla da salvare. La ristampa in cd chiude con un bonus, The sound of waves, strumentale in stile facciata A, di cui sarebbe stata la perla. Paradossale che ne sia rimasto fuori.
Ed intanto Sylvian se la prendeva con molta calma.

4 commenti:

  1. Tesi che appoggio senza riserve.
    Vedi anche il pessimo disco con Peter Murphy a nome Dali's Car.

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  2. sì totalmente d'accordo con te...comprai il disco e,a parte il prezzo,lo trovai noioso e estremamente deludente...

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  3. non so che diavolo ho scrittio..a parte IL PRIMO PEZZO,lo trovai..ecc..scusa eh.ciao...

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  4. Ciao carissimo Brazzz!
    Pensavo che te l'avessero regalato in negozio, il disco :-)

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