domenica 19 gennaio 2014

David Sylvian ‎- Died In The Wool | Manafon Variations (2011)

Chi non ha digerito le asperità dissonanti di Manafon forse avrà trovato un piccolo, parziale ristoro in questo capitolo che ancora una volta ha stupito per l'immarcescibile ispirazione di Sylvian e nel suo fiuto di talent scout nello scegliersi i collaboratori. Da sempre.
Questa volta è stato il turno di Fujikura, giapponese compositore e direttore d'orchestra neoclassica relativamente giovane ed oscuro, che si occupa della rielaborazione di 5 pezzi tratti da Manafon e li rende meno ostici fornendo loro un arrangiamento scabro di archi, riescendo nell'intento di dare veste nuova ad un suono che indefinibile era e resta.
Parlare di ritorno alla melodia per il resto sarebbe quasi esagerato, ma i più romantici sono senz'altro rimasti stregati e commossi da I Should not dare, The last days of December e A certain slant of light, che riescono a far vibrare le corde dell'anima come da tempo immemore non capitava.
Discorso diverso per When we return you won't recognize us, 18 minuti di installazione impro-concreta commissionatagli, che sembra un appendice di estremismo isolazionista. Ma riterrei che vada estrapolata come a sè stante dal contesto di Died in the wool.
Si aprono così scenari ancor più inediti per mr. Batt. Lunga vita.

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