venerdì 10 gennaio 2014

Sutekh Hexen - Behind The Throne (2012)

Mi capitava proprio in questi giorni di dibattere con un anonimo commentatore al riguardo di Sunn O))) e derivazioni, concordando che il drone-metal ed affini siano ancora in grado di produrre lavori interessanti. I SH provengono da San Francisco e sono attivi appena da 3 anni ma Behind the throne li eleva oltre il livello della comprimarietà.
Tutto ciò che li circonda, dal sito alle covers ai titoli, rievoca uno schiacciante immaginario black-metal. Totalmente privo di batteria, il disco dura mezz'ora esatta ed è un macigno catartico: le chitarre partono espanse alla Nadja con una sequenza di riffs circolari, fa comparsa una specie di voce che sembra una manipolazione aliena del ghigno b/m, i riffs si fanno sempre più incalzanti fino a trasfigurare in un abisso di multi-drone di grande, grande effetto. Questa era la parte I.
La parte II rincara la dose di sconvolgimento: si inizia con un loop metallico/industriale, ad un certo punto entrano i chitarroni ma in men che non si dica la mannaia metallurgica sommerge tutto di nuovo; è tutto un grumo di cataste rovinose che saturano gli speakers. A 3 minuti dalla fine, il meritato riposo col loop iniziale che resta in moto perpetuo ma scema di volume fino a sparire.
Interessantissimi: con qualche sviluppo potrebbero avere la meglio sui Locrian.

6 commenti:

  1. Eccomi! No, questi non li conosco, ora li ascolto.
    I Locrian invece sono proprio tra i migliori figli dei O))), secondo me.

    RispondiElimina
  2. Che ne pensi?
    Concordo sui Locrian, anche se le ultime cose sono state inferiori alle prime.

    RispondiElimina
  3. Non l'ho ancora ascoltato! Ho una lista di roba arretrata non indifferente...
    Mi riprometto di farlo entro i prossimi due giorni.
    Return to Annihilation dei Locrian non l'ho ancora ascoltato (anche quello in lista...), però The Crystal World mi è piaciuto.

    RispondiElimina
  4. Capisco bene, al momento la mia lista conta più di 500 dischi ancora da ascoltare, stessa cosa per i Locrian.

    RispondiElimina
  5. Ok, l'ho ascoltato e mi piace, bello denso e nero come ogni pargolo figlio di Black One.
    Voglio ascoltarlo almeno un altro paio di volte prima del giudizio definitivo ma per ora bella scoperta, grazie.
    Forse potrebbe piacerti questo:
    http://blackswan.bandcamp.com/album/tone-poetry-2014
    si trova già anche su qualche blog. ;-)

    RispondiElimina
  6. Grazie per il consiglio però non ti prometto che lo ascolterò presto... Dovrei smettere il blog per un annetto al fine di mettermi in pari con i dischi da ascoltare :-)

    RispondiElimina