Secondo ed ultimo capitolo della strana coppia. Ovunque legga noto che non ha riscosso grandi favori o opinioni benevole, la ditta Sylvian / Czukay. Eppure secondo me restano due mini-sinfonie di ambient ammaliante ed avvolgente; di certo non avranno fatto sfracelli nè rivoluzioni, però io dentro ci sento la pacatezza umana del primo e le discrete stranezze del secondo.
Plight & Premonition, il precedente, era più impressionistico e movimentato di Flux & Mutability, il quale invece si lascia abbandonare nell'oblio più completo di queste sagome in controluce, di raggi di sole appena abbozzati in pieno inverno. Con le quasi impalpabili partecipazioni di Karoli alla chitarra atmosferica e di Liebezeit ad un paio di bonghetti fugaci, se non altro è di una rilassatezza invidiabile. Per questo, può piacere o non piacere affatto
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