Nonostante la notoria riluttanza a discorrere riguardo i TE, Cope ebbe modo di assemblare questa squisita raccolta di inediti, b-sides, sessions e live, molto nostalgicamente direi.
D'altra parte la storia del suo gruppo di origini non è mai stata sviscerata come avrebbe meritato e pertanto fu molto benvenuta in quanto ennesima dimostrazione del suo enorme, giovane talento compositivo.
Nel lotto degli inediti stupisce una fenomenale Nobody knows this is everywhere, degna di essere annoverata fra le gemme più splendenti del catalogo, figlia di quella veemenza visionaria che ispirava Cope in quegli anni. Spiccano anche Log cabin, per archi, tastiere e batteria elettronica, e la raffinata Screaming secrets.
Fra le tracce già ben conosciute non si può evitare di citare le grandi versioni dal vivo di The culture bunker e Sleeping gas. Fra acerbità e scherzetti (la bonus track è poco più che una curiosità adatta a chi mastica l'inglese parlato), la compilation scorre che è un piacere ed è una valida alternativa ai classicissimi albums.
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