sabato 4 gennaio 2014

Sunn O))) - Black One (2005)

L'inferno eclettico, in quello che è stato forse il più famoso drone-metal mixato con le palesi intromissioni delle raucedini black-metal, dei risucchi senza fine, della perdizione cosmica. Ma anche con le intrusioni glitch di Ambarchi, con le architetture fantasma e le illusioni ottiche (Candlegoat e Cry for the wheeper). Insomma, Sunn O))) già ibridati verso altre forme di estremizzazioni anche con un O'Malley all'epoca già presissimo da altre fonti di incontinenza (fra cui la sua migliore di sempre, Khanate).
Non lo indicherei come classico del genere (i Boris e gli Earth avevano fatto di meglio e tempo prima), ma un apertura importante al pubblico sì. 
PS: nel limited edition bonus disc compare anche una famigerata Vlad Tepes. Che Tipastri.

4 commenti:

  1. D'accordo sui Boris, un po' meno sugli Earth, però mi spiace contraddirti ma questo album finirà dritto dritto tra i classici del genere.
    Non solo ha praticamente sdoganato il drone da fenomeno di nicchia da poche centinaia di copie a concerti sold out dappertutto, ha anche dato una sorta di legittimazione a un genere davvero sfigato, il black metal, avvicinando due mondi che si sono sempre schifati a morte a vicenda.
    Dove i Sunn hanno davvero capito tutto è stato nel creare un immaginario/estetica in cui immergere la musica. I loro album e soprattutto i loro concerti sono una esperienza sensoriale a tutto tondo, vedi cappucci e mantelli oppure Attila che si rotola per terra come un indemoniato sibilando e urlando (ero in prima fila a un loro concerto e giuro che mi ha fatto una certa impressione) o che spari luci laser dalle dita.

    Quanti figli ha generato questo album? Tanti, troppi, aggiungerei.
    Boris e Earth sono arrivati prima e almeno i Boris hanno anche fatto di meglio (almeno secondo me), ma quanto impatto hanno avuto su altri gruppi?

    RispondiElimina
  2. Sono un sincero estimatore di O'Malley e apprezzo più o meno tutto ciò che ha fatto; oltre alle doti artistiche ha rivelato di averne anche estetiche / da promoter, da qui deriva il fatto che ho scritto "il disco più famoso" nell'ambito del drone-metal. E ai Sunn O))) va innanzitutto il grande merito della sdoganatura etc etc. Il senso con cui tu intendi "classico" si riferisce a questo, direi. La storia è fatta di tantissimi casi del genere: di solito uno o più pionieri fondano qualcosa, nessuno se ne accorge e tempo dopo qualcuno arriva, sfrutta l'intuizione e con più o meno merito la valorizza e la rende famosa (Zero Zero Void fu la pistola fumante), poi magari la imbastardisce con qualcos'altro perchè è particolarmente bravo, e così via (questo e Monolith and dimensions).
    Io non lo intendo "classico" perchè Boris e Earth sono stati gli apripista (a pensarci bene poi, anche i Melvins di Lysol ci erano andati molto vicini) e le loro prime opere sono state davvero fondanti, trattandosi poi di musiche con poco margine di movimento.
    Detto questo, tolgo sempre il cappello di fronte ai Sunn O))) e non ti nascondo neanche che fra i tanti figli che menzioni ce ne sono dei bravissimi, che sono in grado di tenere in vita il genere ancora oggi.

    RispondiElimina
  3. Sì, con "classico" intendo un disco che sarà ricordato tra le pietre miliari del genere.
    Concordo anche sui "figli" :-)

    RispondiElimina