Ad oggi ultima manifestazione di attività per SM, The Hoax è una cassetta che segna un drastico cambio di rotta per il duo: Giacchi ripone del tutto la chitarra (perlomeno quella suonata nel senso classico del termine) e si dà il via ad una fornace impazzita di suoni elettro-acustici, concreti e quanto mai ostici. French ha avuto la meglio sul da farsi? Sembra proprio di sì.
In più di un frangente sembra di trovarsi nel bel mezzo di una tempesta artigianal-industriale tipica di ciò che facevano i primi Cranioclast, con l'aggiunta di un'inesauribile produttività di suoni che rimandano ai pionieri storici dell'elettronica di un mezzo secolo fa. La svolta è doppiamente sconvolgente: prima il suono dei due era nebuloso, votato all'abbandono sensoriale e corporale, mentre ora è energico e titanico; le spirali sguscianti e brulicanti di suoni ispidi sembrano perfettamente raffigurate nella cover, non più espansive dell'anima ma astratte e sfuggenti.
Ovviamente è sempre una questione di gusti, ed Hoax se non altro ha sorpreso.
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