Non avendo probabilmente di meglio da fare, Hillage tornò sulle scene dopo quasi diec'anni di assenza discografica insieme alla moglie varando il suo progetto techno-trance, cavalcando la grande corrente inglese e dimostrando di avere ancora qualcosa da dire, vent'anni dopo i Gong e quant'altro.
777 è un disco in cui la cassa-pompa regna sovrana, l'ombra degli Orb dell'anno precedente è palpabile ma i due insistevano più sul fattore ipnotico e la resa suona ancora buona in A cool dry place e 7:7 Expansion. Hillage piazzava qualche schitarrata sparsa ed una dosa maggiore sarebbe stata ben gradita.
Nel finale i cordoni si allentano e il ritmo va scomparendo, con risultati più che buoni: Ship of the desert rilancia sul celestiale e Faydeaudeau chiude con un minimalismo ambientale che ha quasi del sublime.
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