Grave mancanza, per un wyattiano di ferro come me, scoprire soltanto dopo quasi 40 anni questo capolavoro che vide il Nostro partecipare come vocalist per la durata dell'intero disco.
Mantler, trombettista jazz viennese attivo tutt'oggi da oltre mezzo secolo nell'area ECM, a metà anni '70 realizzò una trilogia di dischi che lo vedevano esclusivo compositore delle musiche ma non come esecutore, bensì allestitore di formazioni sempre diverse a parte la presenza comune della moglie, Carla Bley.
The Hapless child, pannello centrale del trittico, si propose come ambizioso punto d'incontro fra il jazz ed il progressive, però quello più diretto verso la scuola canterburyana. Logica, quindi la presenza di Wyatt in questi 6 episodi ben strutturati che io però interpreterei più come un'unica suite, vista la perfetta continuità delle atmosfere. Tutto è permeato da una drammaticità ed una tensione che fanno presagire qualcosa di fatale e tragico, messo in scena dall'inevitabile ultra-perizia dei jazzisti coinvolti. Il basso fuzzato di Swallow che stabilisce un parallelo con Hopper, la chitarra fendente di Rypdal, la batteria imprendibile di DeJohnnette, le tastiere della Bley a fare da guida; sopra tutta questo, la voce eterna del Nostro. Episodio giustamente circoscritto.
https://soundcloud.com/paul-john-moller
RispondiElimina