Oggetto non identificabile proveniente da oltre Oceano. I californiani Decayes, entità sperimentale letteralmente dimenticata dal mondo: 5 vinili realizzati (suppongo) privatamente, in edizioni di max 300 pezzi, di cui soltanto uno ristampato su cd negli anni zero.
Ich Bin Ein Spiegelei, il primo della saga, vedeva al lavoro il duo Kane & Sakrison, che nei dischi successivi faranno entrare un sacco di gente in formazione. Ancor prima di metterlo sul piatto il concetto di tributo alla gloriosa epoca dei maestri teutonici era evidente: titoli in tedesco ed art-work a base di spray deliberatamente mutuato da Neu! 2. All'ascolto, la conferma, ma con una debita dose di personalità: il lato A, Deur Müten, è una compassata e minimale nenia che lascia ipnotizzati: clarinetto suonato come Schneider soffiava sul flauto traverso nei primi Kraftwerk, risacche e rimestamenti acquatici come i Neu! di Lieber Honig, senso di pace e rilassatezza prima di un deragliamento finale a base di oscillatori impazziti, cocci, vetri in frantumi e clarinetto che perde la bussola.
Il lato B cambia totalmente approccio, con la title-track: dopo una intro parlata, partono i reattori di un motorik minaccioso accompagnato da un sibilo di chitarra fuzzato; non siamo molto distanti da Negativland, ma i rumorismi che pian piano iniziano ad avere il sopravvento chiamano in causa i grandi maestri Faust.
Entità da approfondire assolutamente.
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