Canadesi di Ontario, i Nichilisti furono in qualche modo la versione free-jazz dei Cromagnon e dei Godz, dissennati che a fine anni '60 avevano il fegato di mettersi in gioco con una proposta pressochè indigeribile. L'incredulità sta nel fatto che oggigiorno il gruppo è ancora attivo, per di più con gli stessi componenti a parte un paio che purtroppo sono deceduti, e suona ancora di frequente nei club della propria città, per il loro divertimento personale, ma un pubblico è sempre benvenuto. Vedere le loro foto attuali, di candidi 70enni con lo stesso sorriso beffardo di mezzo secolo fa, è quasi commovente e fa anche senso il fatto che abbiano pubblicato la stessa mole di materiale negli ultimi 10 anni che nei 30 precedenti. Infatti No Record rimase non bissato fino al 1979.
Pionieri della destrutturazione degli strumenti, i Nichilisti non sono mai stati interessati ad imparare a suonare. L'improvvisazione è totale, nonchè la devastazione di ogni luogo comune musicale. Il Non-Disco, molto presumibilmente registrato dal vivo, è uno spasso dall'inizio alla fine. Kazoo e clarinetto fanno a gara a chi le spara più grosse, la batteria insegue improbabili traiettore jazz, basso, chitarra e violino emettono rimbombi e dissonanze, il cantante sbraita come un predicatore invasato. Mai ascoltato qualcosa del genere?
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