Avant-Trio francese al debutto: batteria sghemba e poliritmica, basso funambolico suonato per lo più come una chitarra, sax che si adegua al contesto e svisa irregolare. Un suono ispido e secco oltremisura; occorreva essere davvero bravi e gli EFL non difettavano di certo.
Poco jazz ed ancor meno prog, per nulla inquadrabili, i transalpini hanno costruito la prima parte della loro carriera su questa sintesi stridente: trame angolari, spesso ai limiti dell'atonale, contro il retaggio del cabaret patriottico, come si evince dalle parti cantate, caratterizzate da un enfasi ed una teatralità che non lasciava alcun dubbio.
Seppur qualche melodia affiori in qua e in là, Batelages resta un oggetto ostico e stimolante: seguire queste traiettorie imprendibili, al termine del disco, regala non poche soddisfazioni.
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