Ci sono dischi come questo, come i Grobschnitt, come altri che non possono aver influenzato in nessun modo la (per modo di dire) formazione dei NWW, data l'ordinarietà delle proposte di quegli anni, al punto che si giunge alla conclusione che vennero inseriti de gustibus.
Fra questi i Lily, quintetto di Francoforte che purtroppo riuscì a pubblicare soltanto un disco e poi brancolò fra cambi di formazione e cambi di look imposti da spietati manager (come i Nine Days Wonder, subirono la triste tendenza dei dirigenti dell'epoca a spingere perchè i gruppi rock avessero un immagine glam) fino allo scioglimento avvenuto nel 1976.
Scrivo purtroppo perchè V.C.U. rappresenta una clamorosa risposta tedesca ai Colosseum e in generale al jazz-prog inglese, più che alla scena Canterburyana come vedo scritto nelle poche pagine dedicate alla loro memoria. Un suono raffinato e grintoso al tempo stesso, con una coppia di chitarre dall'interplay perfetto, un sax funzionale all'arricchimento dell'orchestrazione, un cantante non appariscente ma trascinante, e soprattutto splendide, splendide composizioni. Ci vollero 30 anni per una ristampa che include 4 out-takes, interessanti ma dopotutto inferiori alla qualità del disco originario che trovo a dir poco spettacolare nel suo genere. Applausi.
...scusi, dové il link??? Indomito....
RispondiEliminaEccoglielo! Grazie
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