Curiosa congiuntura che, come testimoniano le parole di Walter Seyffer, unico membro stabile nella breve carriera dei NDW, poteva uscire soltanto nel 1971 e a cui sta molto stretta la "germanica" provenienza. Nella realtà, infatti, la formazione contava soltanto due tedeschi su 5, il suddetto vocalist ed il chitarrista Henning. Completavano il quadro un bassista austriaco, un batterista inglese e l'importante fiatista irlandese Earle.
Da questo melting-pot anglosassone ne scaturì un vinile la cui coesione stupisce ancora oggi; si provi ad immaginare un incrocio fra i Jethro Tull epoca Stand Up / Benefit, i primi Blue Cheer, gli Andromeda di John DuCann ed i Family di Entertainment.
Imperniato su questi scontri astrali, NDW splende tuttavia di una luce propria (aggiungerei anche qualche rapida incursione ironico-teatrale alla Patto, visto che se la ridevano di gusto) e mostra un quintetto compattissimo e lucido nell'elaborare le sue intricate trame. Per i fans dei gruppi sopracitati, un ascolto quasi obbligatorio.
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