Autentico punto di contatto fra tramonti psichedelici '60 e albori del progressive, Catalyse fu l'unico disco pubblicato in vita dal quartetto parigino la cui sezione ritmica aveva militato nel gruppo pre-Gong di Daevid Allen durante il suo primo soggiorno francese.
E' uno di quei dischi che rischiano di essere ricordati più per la congiuntura geografico-temporale che per la loro effettiva bontà; l'influenza della prima stagione canterburyana era solo una componente del suono degli Ame Son, forse un po' indecisi sulla direzione da prendere. I residuati squisitamente melodici di alcune scorie beat andavano a cozzare contro impetuose cavalcate acide dalla chitarra stentorea; psichedelia, certo, ma straniante e con un utilizzo del flauto traverso che faceva da ponte con il progressive. Praticamente il corrispondente francese degli Andromeda. Paradossalmente, pur essendo fra i più melodicamente convenzionali della List, mi ci sono voluti più ascolti per concludere che si trattava di un gran disco.
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