Intrigante quintetto, e fa ancor più piacere che provengono dalla Calabria, che a mia memoria non è che abbia mai generato grosse espressioni in campo alternativo. Il disco è strumentale e propone una specie di math divertito e gioviale, mai eccessivo in nessun senso, con una produzione estremamente curata. L'ausilio ad intermittenza di synth e sax gioca a favore dell'effetto varietà, e le tessiture chitarristiche sono interessanti.
Come primo passo non è per niente male. Spero osino di più la prossima volta, ma in fondo va bene così.
Come primo passo non è per niente male. Spero osino di più la prossima volta, ma in fondo va bene così.
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