domenica 9 marzo 2014

United States Of America - United States Of America (1968)

Quanto può suonarci bizzarra certa musica degli anni '60 oggi...Pur invecchiando benissimo, come d'altra parte nel caso dell'unico album degli USA, sembrano esser passati veramente secoli da quelle sonorità; vien da chiedersi come sarebbero suonati meglio con le tecniche di registrazioni a disposizione soltanto 10 anni dopo. Antifona a parte, gli USA furono una band one-shot originalissima, che univa psichedelia, vaudeville, avanguardia e pop in un colpo soltanto. Anche se al primo ascolto sembra di aver a che fare con una versione arty dei Jefferson Airplane (a partire dalla voce della cantante, meno dotata ma dal timbro simile alla Slick), ad un esame più accurato si ode anche l'influenza di Van Dyke Parks e il suo pop cabarettistico, ma senza mai copiare pedissequamente nè i primi nè il secondo. Ciò anche a causa di una line-up fantasiosa che annoverava un violinista visionario, un audio-generator antidiluviano ad emettere disturbanti spirali space. Il songwriting, ad opera del leader / tastierista Byrd, non passerà alla storia come il più illuminato ma può lasciarci almeno due gemme luminescenti: sul lato rock The garden of earthly delights, su quello psichedelico selvatico The american way of love e la sublime, pastorale Love song for the dead che.
Poco rilevanti le 10 bonus tracks presenti nella ristampa in cd del 2004.

1 commento:

  1. Album che continuo a trovare adorabile. Una gran bella giostra di suoni.

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